Come usare la vaporiera, consigli pratici per un corretto utilizzo

Assodato che non esiste un solo tipo di vaporiere, che si distinguono principalmente in modelli elettrici e a gas, entriamo più nello specifico delle differenze che caratterizzano le diverse tipologie di queste utili kitchen machines. Fermo restando che in ambedue i casi di alimentazione (a gas o a corrente) si suggerisce fare ricorso, nel dubbio, alle informazioni riportate sul manuale fornito in dotazione dove sono indicate tutte le specifiche e le istruzioni del produttore, ci si può riallacciare alle differenze fra i due modelli. Il primo ‘distinguo’ riguarda il numero dei cestelli che negli articoli a gas è ‘single’, mentre può essere presente più di uno nelle vaporiere elettriche. Altro elemento che si trova nei modelli elettrici e non in quelli a gas è il timer, allo stesso modo del sensore di sicurezza che attiva il blocco automatico presente soltanto nelle vaporiere elettriche. Ciò impone un controllo di sicurezza maggiore delle vaporiere a gas che, in assenza di rilevatori, devono essere costantemente monitorate per controllare che tutto vada per il verso giusto, ma anche dopo finito in quanto di potrebbe dimenticare di spegnerle e lasciarle in funzione anche se l’acqua è evaporata del tutto, una situazione che potrebbe dare adito a principi di incendio.

A differenza, inoltre, delle vaporiere elettriche multicestello, concepite per la cottura simultanea di più cibi, quelle a gas non sono adatte per le cotture di riso o alimenti con un’alta percentuale di liquidi. In compenso, le vaporiere a gas consumano di meno.

Riassumendo, alla luce di quanto argomentato, è abbastanza intuibile che se si vuole una vaporiera versatile e performante si dovrà decidere per il modello elettrico, ma se la priorità è il risparmio in bolletta la scelta dovrà ricadere su una vaporiera a gas o a bambù. Detto ciò, si pone il problema di dove allocare la vaporiera che, se di dimensioni importanti, può anche essere ingombrante. L’importante è scegliere sempre una superficie lineare e livellata, in caso contrario si potrebbe verificare l’inconveniente di perdite idriche in corso d’opera. Meglio ancora sarebbe posizionare la vaporiera sotto la cappa della cucina, in modo da far aspirare i fumi di cottura.